vinMOSTRE d'AUTUNNO GUBBIO 2017
 - Le 3 vincitrici -












Hamida Sager (Libia) Prima Classificata 
Maura Salsi Seconda Classificata
Roberta Bizzarri Terza Classificata


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  vincitrici















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X Rassegna Internazionale

"Premio Targa d'Oro Città di Gubbio 2015"

Al Museo Diocesano di Gubbio Premiato Salvatore Belcastro

Ultimo aggiornamento: Domenica

Inaugurata lo scorso 6 Dicembre, nell’ambito di Arte itinerante V edizione, presso l’incantevole sede del Museo Diocesano di Gubbio, giunge al momento della premiazione ufficiale. Si è svolta domenica 27 dicembre proprio al Museo Diocesano, la premiazione del vincitore della rassegna. Gli artisti in gara erano: Ana Alexandrina (Brasile), Anastasi Katia (Italia), Bariviera Adelina (Italia...), Belcastro Salvatore (Italia), Boybekov Anorkul (Uzbekistan), Ciciriello Domenico (Italia), Steffie Dumortier (Belgio), Fausto Ercolani (Italia), Figueroa Travieso (Cuba), Karimov Tohir (Uzbekistan), Munteanu Leyla A. (Canada), Paolizzi Antonia (Italia), Randazzo Carmelo (Italia), Elena Ryhzykh (Ucraina), Sager Hamida (Libia), Sarr Mor (Senegal), Claudio Sireci (Italia), Todesco Ferdinando (Italia), Davron Toshev (Uzbekistan), Zulla Ciardello Anna (Italia). La Giuria composta dalla Dottoressa Catia Monacelli (Presidente Giuria), Dottoressa Elisa Polidori, Dottoressa Ivana Baldinelli, Dottor Augusto Medici e Maestro Arnaldo Pauselli (Ideatore della Rassegna), si è pronunciata per decretare il vincitore della prestigiosa Targa d'Oro, facendo arrivare al primo posto Salvatore Belcastro, al secondo posto Hamida Sager e terzo classificato il cubano Cryodris. Si ricordano inoltre le opere fuori concorso del giovane artista eugubino Alessio Fiorucci, che ha esposto alcuni suoi pezzi come ospite esterno della rassegna.

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TARGA d'ORO CITTA' di GUBBIO 2014

Deborah Coli - Vincitrice della Targa d'Oro Gubbio 2014 

"Si è svolta, presso gli Arconi del Palazzo dei Consoli, dall'1 al 19 Aprile, la IX Rassegna Internazionale di Arte Contemporanea "Premio Targa d'Oro Città di Gubbio 2014". 

Hanno partecipato al concorso Artisti da 16 Paesi del Mondo: 

Ana Alexandrina (Brasile)

Yassir Ameen (Giordania)

Katia Anastasi

Maristella Angeli

Simeon Bailey (UK)

Pierino Bei

Salvatore Belcastro

Cettina Callari

Domenico Ciciriello

Deborah Coli

Jozef Coudijzer (Belgio)

Paolo Da San Lorenzo

Simone Dechamps (Belgio)

Yaroslava Emelyanova (Uzbekistan)

Constance Grayson (USA)

Mihai Grosu (Germania)

Mendes Hélder (Portogallo)

Gianluca Merli

Lee Mi Sun (Korea)

Leyla Aysel Munteanu (Canada)

Domenico Nodari

Francesca Panico

Mattia Pierini

Hamida Sager (Libia)

Dudi Sakti (Indonesia)

Mihaela Schiopu (Romania)

Claudio Sireci

Garry Titterton (UK)

Marco Valdarchi

Adrie Van De Nieuwenhof (Olanda)

 

Ospite d'Onore della Manifestazione: La Professoressa Breda Catherine Ennis (Irlanda), Pittrice e Docente all'Università Americana di Roma.

 

Interventi: Dottor Raoul Caldarelli (in rappresentanza del Comune di Gubbio), Dottor Lorenzo Fattori e Professor Roberto Volpi. 

 

La Rassegna ideata dal Maestro Arnaldo Pauselli nel 2006, è Patrocinata dal Comune di Gubbio e organizzata e curata dall'Ingegnere Matilde Orsini Presidente NautArtis - Associazione Culturale Internazionale Gubbio.

 

La Giuria del concorso capitanata dalla Dottoressa Catia Monacelli, si è riunita Sabato 29 Marzo alle ore 10 e ha decretato Vincitrice della Targa d'Oro l'Artista Pesarese Deborah Coli con l'opera "Nuovo giorno".

 

Fuori Concorso saranno esposte opere dei Maestri d'Arte: Alvaro Caponi, Arnaldo Pauselli, Osvaldo Petricciuolo e Ezio Tambini; le Ceramiste: Irina Glushkova (Russia) e Cristel Wienands (Germania), gli Scultori: Guerrino Pauselli e Marsilio Pianosi."

IX RASSEGNA INTERNAZIONALE di ARTE PITTORICA

“PREMIO TARGA D’ORO CITTÀ di GUBBIO – 2014”

Dall'1 al 18 Aprile

presso gli Arconi del Palazzo dei Consoli - Via Baldassini

 

 

Ospite d'Onore: Breda Catherine Ennis (Irl)

 

Promotori

- Comune di Gubbio

- NautArtis, Associazione Culturale Gubbio

 

Giuria del premio

- Presidente: Gilberto Madioni

- Aida Abdullaeva (Uzb)

- Oliviero Gessaroli

- Catia Monacelli

- Beatrice Westphal (Ger)

- Fulvio Paci

- Ettore Sannipoli

 

Segreteria organizzativa

- Matilde Orsini

 

Presentazione a Cura di: Lorenzo Fattori

 

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2013

VIII RASSEGNA INTERNAZIONALE  DI ARTE PITTORICA CONTEMPORANEA

“PREMIO TARGA D’ORO CITTÀ DI GUBBIO – 2013”

Dal 28 Marzo al 14 Aprile

 presso la Biblioteca Comunale Sperelliana

 Complesso San Pietro – GUBBIO

(http://www.bibliotecasperelliana.it/Informazioni/Orario.aspx)

Ospite d’Onore

Alvaro Caponi

 Promotori

- Comune di Gubbio

- NautArtis, Associazione Culturale

 In collaborazione con le Associazioni Culturali

-         L’ Arte in Arte – Urbino

-         Sinantropo – Milano

-         ARTEC – Association Culturelle – Romorantin Lantenay – Francia

-         ARTANTIS Associazione Culturale - Napoli

-         C.A.S. – Cercle Artistique de Spa - Belgio

e con:

-         A.U.P.I. (Albo Ufficiale Pittori e Poeti Italiani) – Milano

-         F.N.A. (Federazione Nazionale Artisti) – Torino

-         Rotary Club – Gubbio

-         Associazione Eugubini nel mondo – Gubbio

-         Associazione Maggio Eugubino

 Giuria del premio

- Presidente: Elisabetta De Minicis (Ita)

- Breda Catherine Ennis (Irl)

- Lilli Silvia (Ita)

- Francesca Del Morino (Ita)

- Fulvio Paci (Ita)

- Oliviero Gessaroli (Ita)

- Arnaldo Pauselli (Ita)

Vincitore della Targa d'Oro 2013
Ezio Tambini - "L'Istante prima dell'Annunciazione"

http://www.livegubbio.it/2013/04/A-Ezio-Tambini-il-Premio-Targa-D-Oro-2013

A Ezio Tambini il Premio "Targa D'Oro 2013"

Il pittore marchigiano Ezio Tambini è il vincitore dell’ottava Rassegna internazionale di arte pittorica “Premio targa d’Oro- città di Gubbio 2013”.

L’artista si è classificato primo con l’opera “L’istante prima dell’annunciazione”, un quadro che ha particolarmente impressionato la giuria (presieduta dalla professoressa Elisabetta De Minicis) per lo stile sobrio, asciutto, per nulla ridondante, ma terribilmente efficace sia dal punto di vista visivo che emozionale.

Seconda classificata la pittrice Maria Antonietta Giannini con l’opera “La Fontana Maggiore di Perugia” e terza classificata Silvana Cannavò con il quadro “La solitudine”. L’artista franco spagnolo Perrotte ha ottenuto (con “Otto”) la menzione speciale della critica e la pittrice Verbena Dominici (con “Alba della vita”) quella della giuria.

La premiazione della mostra artistica si è tenuta sabato pomeriggio all’interno della sala Refettorio della Biblioteca comunale Sperelliana, in via di Fonte Avellana, dove si sono esibite anche le giovani violiniste eugubine Letizia Bocci, Laura Rogari e Valentina Palazzari, riscuotendo come sempre gli applausi e l’apprezzamento sincero del pubblico presente in sala. L’esposizione, patrocinata dalla Regione dell’Umbria, dalla Provincia di Perugia, dal Comune di Gubbio e dall’associazione culturale Nautartis, sarà visitabile fino al 14 aprile tutti i giorni dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 15 alle 19. I premi sono stati consegnati agli artisti vincitori dal sindaco Diego Guerrini, dalla pittrice Matilde Orsini e dal maestro Arnaldo Pauselli.

“Gubbio ospita anche quest’anno una delle più importanti rassegne pittoriche internazionali – ha dichiarato il sindaco Diego Guerrini – si tratta dell’ottava Rassegna internazionale di arte pittorica, ‘Premio Targa d’Oro- Città di Gubbio 2013”. Un appuntamento prestigioso, che accoglie le opere di quaranta artisti provenienti da ogni parte d’Italia e da Francia, Belgio, Germania, Argentina, Austria, Regno Unito, Turchia, Canada, Stati Uniti, Spagna e Ucraina. Un appuntamento in costante crescita, segno evidente di quanto l’arte sia parte integrante della vita di ogni individuo e veicolo espressivo del proprio mondo interiore. A nome dell’amministrazione comunale – ha concluso il sindaco - do il più sincero e caloroso benvenuto a tutti gli artisti, lieto e sicuro che apprezzeranno le bellezze della nostra magnifica terra. E altrettanto convinto che manifestazioni come questa testimonino il grado di coesione raggiunto dalla nostra comunità cittadina”.

Alla Rassegna internazionale hanno partecipato anche le artiste eugubine Maria Assunta Albini(“Tramonto”), Katia Anastasi (“Jazz band”) e Constance Grayson (eugubina d’adozione, visto che da alcuni anni risiede a Morena), e altri artisti umbri quali Angelo Battilocchio (“Galaverna”),Michele Martinelli (“L’abbraccio”), Pruscini da Carvagine (“Doppia personalità”).

Particolarmente apprezzate dal pubblico l’opera del pittore Domenico Nodari (rappresentato in sala dal fratello Gabriele Nodari) che ha esposto “Crocifissione”, un piccolo capolavoro di classicismo e genialità artistica, che testimonia la simbiosi perfetta stabilitasi negli anni addietro tra la vita dell’artista di Esine e il suo spleen (inteso come la più elevata forma di rappresentatività artistica). I “Mondi paralleli” di Massimo Sonnini e “Attesa” di Jessica Sodi, un olio su tela che si caratterizza per la densità e linearità delle forme vivide e per l’accostamento “forte” dei colori verde, giallo, bianco e nero, che ricorda i capisaldi del fauvismo sentimentale.

L’artista Alvaro Caponi ospite d’onore

Come ha sottolineato il sindaco Diego Guerrini, l’ottava edizione del “Premio targa d’Oro” si è distinta per la presenza del maestro Alvaro Caponi intervenuto in qualità di ospite d’onore. Nato a Narni, il pittore e docente Alvaro Caponi ha completato gli studi di pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma seguendo, tra l’altro, corsi di elementi di regia, di psicologia della forma e del colore, di restauro. Nel suo iter pittorico ha allestito personali in Italia e all’estero e ha partecipato a numerose collettive, ottenendo premi e riconoscimenti.

Particolare successo hanno riscosso le opere esposte alla decima Quadriennale di Roma nel 1975. Molte sue opere sono collocate in permanenza presso musei, pinacoteche e palazzi pubblici e privati. Nel 1982 ha restaurato, su commissione del municipio di Narni, l’unico calco originale esistente del “Gattamelata” di Donatello. Nel 1990 è stato insignito del Premio Internazionale San Valentino d’Oro per la sua attività in campo artistico e nel 1998 è stato nominato accademico di merito dell’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia. Caponi ha donato al sindaco, e all’intera comunità eugubina, alcune delle sue opere migliori.

Descrizione critica dei quadri premiati

Quella di Ezio Tambini (in “L’istante prima dell’annunciazione) è una Maria assolutamente fuori dai canoni stilistici classici. Una Maria moderna, sia nel volto che nella gestualità corporea (il piede, la mano, la capigliatura fluente), soprattutto se paragonata alle Madonne di Masaccio, Mantegna o Raffaello. In particolare il volto della Maria di Tambini è il volto di una donna di oggi, pieno di carnalità e sensualità femminili, soltanto in parte smorzate dalla casta tunica bianca, dal libro sacro, dalla sfondo e dall’atmosfera neutra della tela, ma al contempo rafforzate dal significato simbolico delle fragole che alludono (secondo la spiegazione fornita dall’artista) alla Trinità, al sangue e alla Passione di nostro Signore.

“La Fontana Maggiore di Perugia” di Maria Antonietta Giannini è un capolavoro di tecnica, di colori e sentimenti positivi. Il paesaggio ovattato (in questo caso il centro storico alto di Perugia) infonde all’immagine stessa della Fontana Maggiore e alle abitazioni che la circondano un’aura di atemporalità, come se la tela non fosse una tela vera e propria ma una rappresentazione ripresa dalle pagine storiche di un romanzo antico e per questo sempre attuale.

“La solitudine” di Silvana Cannavò è una tela cruda e sentimentale, come la vita di ogni persona. È cruda, nella raffigurazione turgida dei seni nudi e del corpo diafano. È sentimentale nell’utilizzo miscellaneo dei colori nero e rosso, nella capigliatura che accarezza le spalle, nella mano adagiata tra le cosce, e per la sensazione che l’artista fornisce al pubblico di una donna delusa e sola che cerca, nel conforto di una visione e nella nudità, la risposta alle proprie incertezze.

“L’Otto” di Perrotte è una tela di grande tecnica e impatto visivo, per i richiami stilistici a Mirò e al cubismo di Picasso, e per l’eccentricità dei colori e delle forme stilizzate. È un quadro che mantiene una certa coerenza concettuale indipendentemente dalla prospettiva da cui lo si guardi, costruito attorno a due assi portanti: quello verticale delle stilizzazioni e delle forme geometriche (più in linea con lo stile estroverso di Picasso) e l’altro orizzontale (più vicino a Mirò) con i due cerchi concentrici colorati che tanto assomigliano a occhi umani sormontati da palpebre appena accennate e sovrastanti un naso (anch’esso formato da due cerchi colorati) e una bocca quadrata e serrata. “L’Otto” è muto, e parla soltanto attraverso la sua incommensurabile espressività visiva.

“L’alba della vita” di Verbena Dominici è una mano che sorregge il mondo, sullo sfondo di un ambiente domestico dove un uomo circondato da fiori sfoglia un libro sacro o più semplicemente il Libro della vita, una sorta di compendio della consapevolezza umana. I colori della tela sono crepuscolari e sfumati: un raggio di luce infonde candore al dipinto ulteriormente addolcendolo. Si ha la sensazione che la raffigurazione scenica sia parte integrante di una concezione onirica e fortemente idealista della vita e dei valori umani.

(più vicino a Mirò) con i due cerchi concentrici colorati che tanto assomigliano a occhi umani sormontati da palpebre appena accennate e sovrastanti un naso (anch’esso formato da due cerchi colorati) e una bocca quadrata e serrata. “L’Otto” è muto, e parla soltanto attraverso la sua incommensurabile espressività visiva.

“L’alba della vita” di Verbena Dominici è una mano che sorregge il mondo, sullo sfondo di un ambiente domestico dove un uomo circondato da fiori sfoglia un libro sacro o più semplicemente il Libro della vita, una sorta di compendio della consapevolezza umana. I colori della tela sono crepuscolari e sfumati: un raggio di luce infonde candore al dipinto ulteriormente addolcendolo. Si ha la sensazione che la raffigurazione scenica sia parte integrante di una concezione onirica e fortemente idealista della vita e dei valori umani.

I VINCITORI 2013:

Ezio Tambini

Quella di Tambini è una Maria assolutamente fuori dai canoni stilistici classici. Una Maria moderna, sia nel volto che nella gestualità corporea (il piede, la mano, la capigliatura fluente), soprattutto se paragonata alle Madonne di Masaccio, Mantegna o Raffaello. In particolare il volto della Maria di Tambini è il volto di una donna di oggi, pieno di carnalità e sensualità femminili, soltanto in parte smorzate dalla casta tunica bianca, dal libro sacro, dalla sfondo e dall’atmosfera neutra della tela, ma al contempo rafforzate dal significato simbolico delle fragole che alludono (secondo la spiegazione che ci fornisce l’artista) alla Trinità, al sangue e alla Passione di nostro Signore.

Questa la descrizione sommaria del quadro di un grande artista, peraltro più volte vincitore del premio Targa d’Oro di Gubbio, che la giuria ha deciso di premiare all’unanimità riconoscendogli le peculiarità artistiche sopra menzionate e uno stile sobrio, asciutto, per nulla ridondante, ma terribilmente efficace sia dal punto di vista visivo che emozionale.

Maria Antonietta Giannini

“La Fontana Maggiore di Perugia” di Maria Antonietta Giannini è un piccolo capolavoro di tecnica, di colori e sentimenti positivi. Il paesaggio ovattato (in questo caso il centro storico alto di Perugia) infonde all’immagine stessa della Fontana Maggiore e alle abitazioni che la circondano un’aura di atemporalità, come se la tela non fosse una tela vera e propria ma una rappresentazione ripresa dalle pagine storiche di un romanzo antico e per questo sempre attuale.

Silvana Cannavò

 “La solitudine” di Silvana Cannavò è una tela cruda e sentimentale, come la vita di ogni persona. È cruda, nella raffigurazione turgida dei seni nudi e del corpo diafano. È sentimentale nell’utilizzo miscellaneo dei colori nero e rosso, nella capigliatura che accarezza le spalle, nella mano adagiata tra le cosce, e per la sensazione che l’artista fornisce al pubblico di una donna delusa e sola che cerca, nel conforto di una visione e nella nudità, la risposta alle proprie incertezze.

Perrotte

“L’Otto” di Perrotte è una tela di grande tecnica e impatto visivo, per i richiami stilistici a Mirò e al cubismo di Picasso, e per l’eccentricità dei colori e delle forme stilizzate. È un quadro che mantiene una certa coerenza concettuale indipendentemente dalla prospettiva da cui lo si guardi, costruito attorno a due assi portanti: quello verticale delle stilizzazioni e delle forme geometriche (più in linea con lo stile estroverso di Picasso) e l’altro orizzontale (più vicino a Mirò) con i due cerchi concentrici colorati che tanto assomigliano a occhi umani sormontati da palpebre appena accennate e sovrastanti un naso (anch’esso formato da due cerchi colorati) e una bocca quadrata e serrata. “L’Otto” è muto, e parla soltanto attraverso la sua incommensurabile espressività visiva.

Verbena Dominici

“L’alba della vita” è una mano che sorregge il mondo, sullo sfondo di un ambiente domestico dove un uomo circondato da fiori sfoglia un libro sacro o più semplicemente il Libro della vita, una sorta di compendio della consapevolezza umana. I colori della tela sono crepuscolari e sfumati: un raggio di luce infonde candore al dipinto ulteriormente addolcendolo. Si ha la sensazione che la raffigurazione scenica sia parte integrante di una concezione onirica e fortemente idealista della vita e dei valori umani.

VIII Rassegna internazionale di arte pittorica contemporanea

Si terrà dal 28 marzo al 14 aprile, nei locali della Biblioteca comunale Sperelliana, l’ottava edizione della Rassegna internazionale di arte pittorica contemporanea, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Gubbio e dall'Associazione Culturale Nautartis, curata da Matilde Orsini.

Saranno esposte opere di 36 artisti provenienti da 12 Paesi: Austria, Francia, Turchia, UK, Canada, Germania, Argentina, Ucraina, Spagna, USA, Belgio e Italia, ospite d’onore Alvaro Caponi. Sabato 30 marzo 2013, alle ore 17:00, alla Biblioteca comunale Sperelliana è in programma il vernissage e l'assegnazione del "Premio Targa d'Oro Città di Gubbio 2013" alla presenza del sindaco di Gubbio Diego Guerrini.

"Appuntamento prestigioso - afferma il sindaco - che si esprime attraverso l’arte e rappresenta l’insieme di straordinarie opere alla portata dello spettatore, che potrà beneficiare di un percorso pittorico attraverso gli stili interpretativi delle culture di tutto il mondo. Un appuntamento in costante crescita segno evidente di quanto l’arte sia parte integrante della vita di ognuno e veicolo espressivo del proprio mondo interiore".

Orario di apertura della mostra: dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle ore 15:00 alle 19:00 - domenica 31 marzo, giorno di Pasqua, chiusa il pomeriggio. Per informazioni: Nautartis Associazione Culturale Gubbio - www.associazionenautartis.it/ ; nautartis@yahoo.it Tel 39 075 9220424.

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2012
-Ceramica Omaggio di Giampietro Rampini -

Associazione NautArtis

Gubbio

 Premiazione:

 Rassegna internazionale di arte pittorica

Città di Gubbio 2012

Prof. Brunilde Petricciuolo - figlia del Maestro Osvaldo Petricciuolo
Ezio Tambini - Vincitore Targa d'Oro 2012
Il Maestro Arnaldo Pauselli e l'Assessore Marco Bellucci consegnano la Targa
Ann Dunbar - Scozia - 2a Classificata 2012
Flora Castaldi - Francia - Menzione di Merito
 Chaterine Ennis Breda - Irlanda - Menzione di Merito
Giulia Pedini - Menzione Speciale della Giuria 2012
Matilde Orsini - Presidente NautArtis 2012
Fra Giuseppe Pédica - Premio Speciale della Giuria 2012
 
 
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 Discorso:

 Dott. Fattori Lorenzo

 Pesaro

lorfa25@yahoo.it

www.frantoiofattori.it/lorenzofattori.htm

 Gubbio:

Palazzo Pretorio

 7 aprile 2012

ore 18.00

 

Buona sera a tutti!

È con grande piacere che per il secondo anno ho accettato l’invito dell’Associazione Nautartis a partecipare a questa premiazione della VIIa rassegna internazionale di arte pittorica “Città di Gubbio”. Voglio riprendere il discorso nel punto in cui l’ho concluso un anno fa! La locandina della manifestazione ha come simbolo San Francesco che abbraccia fratello lupo: credo che questa immagine esprima il fine di questa mostra internazionale, ma più in generale dell’arte, quello di creare attraverso il linguaggio artistico - nelle sue infinite sfumature e diversità - occasioni d’incontro e non una diversità che divide. Infatti, se per comunicare verbalmente c’è bisogno di conoscere la stessa lingua, non è così per l’arte! L’emozione di un quadro dovrebbe essere comprensibile a tutti!

 

L’associazione Nautartis continua la sua proficua attività qui a Gubbio oltre che con la presente manifestazione anche con la collettiva “Artedonna”, con una serie di mostre monografiche durante il corso dell’anno e con l’organizzazione della “6a Mostra di Arte Pittorica – Artisti dal Mondo – Premio Medaglia d’Oro Cacciano di Fabriano 2012” contemporaneamente alla “4a Edizione MURALES”.

Inoltre organizza la 3a Rassegna Internazionale Biennale di Pittori Contemporanei “Premio Medaglia d’Oro Città di SPA 2012 (Belgio) e la “1° Rassegna Internazionale di Pittori Contemporanei - "Premio Targa d’Oro Città di Caprese Michelangelo 2012" (AR)”.

 

Ospite d’onore di questa rassegna pittorica è l’artista napoletano Osvaldo Petricciuolo che è stato definito “patrimonio umano d’arte”. Artista poliedrico, infatti oltre ad essere stato un grande pittore egli era anche un baritono, attore, scultore, pittore, architetto, scenografo. Non è possibile citare i premi, i riconoscimenti nazionali ed internazionali che egli ha conseguito nella sua vita. È stato anche professore di scenografia alle accademia di belle arti di Reggio Calabria, Bari e Napoli; a proposito di ciò ha detto: “ho avuta la migliore gioventu’ d’Italia”.

Ha viaggiato in tutta Europa per divulgare l’innovazione dell’arte visiva secondo una geometria di grande forza dinamica con un cromatismo intenso e vivace, seguendo le sue teorie della spazialità. Il critico Filiberto Menna ha definito “la pittura di Osvaldo Petricciuolo è la risultante di un’analisi delle possibilità di sviluppo dal punto, della linea e della superficie. il punto si muove nello spazio, forma linee e superfici. queste si articolano in piani che a loro volta si incontrano e scontrano sulla superficie della tela, si coprono di stesure cromatiche, dense, o trasparenti. L’insieme è un quadro che si iscrive in una precisa tradizione dell’arte moderna, quella dell’astrazione geometrica che in Italia ha avuto in manganelli il suo maggior rappresentante”.

 

Devo dire che il lavoro della giuria quest’anno non è stato facile perché le opere erano di ottima qualità.

Primo classificato è Ezio Tambini, pittore iperrealista, che ha vinto con l’opera “Panta Rei”: il titolo di questa tela si ispira ad un celebre aforisma attribuito ad Eraclito che si traduce con: “Tutto scorre come un fiume”. Tambini è un pittore autodidatta, che di professione fa il medico; probabilmente egli si rifugia nell’arte pittorica per evadere dalla responsabilità che il suo lavoro gli richiede! L’opera prescelta dalla giuria è piena di significati, un distillato della nostra vita: in un piano orizzontale bianco sono posate delle foglie secche raggrinzite su sé stesse ed un vecchio vaso di terracotta frantumato dal tempo! Le foglie si sono staccate dall’albero, cadute a terra sono prive di vita: infatti, il loro colore stà mutando dal verde al marrone e nelle loro venature non scorre più la linfa. L’antico vaso, forse etrusco, mostra ancora l’antica decorazione della testa mostruosa, ma sulla superficie esterna sono evidenti i segni della disgregazione! Un monito che l’artista rivolge a tutti noi che la vita non si ferma: come l’acqua che scorre nel fiume così noi cadremo come foglie dall’albero. La luce proiettata che illumina gli oggetti crea delle ombre sul piano macchiandolo ma, soprattutto, ricordando ai viventi il mistero della morte che domina ogni vita umana come un’ombra. Infine, da notare la maestria del bigliettino con il titolo del quadro: esso è piegato ed appiccicato sulla tela con un pezzettino di nastro adesivo trasparente; il pittore riesce a rendere in maniera magistrale le ombre delle pieghe e della consistenza materiale dello scotch stesso.

 

Al secondo posto si è posizionata Ann Dunbar con un grazioso paesaggio francese del fiume Orge: visivamente colpiscono sicuramente gli arbusti di colore rosso che si stagliano tra gli altri arbusti verdi. Ma la vera particolarità di quest’opera è che alcune tinte non sono dipinte ma ricamate con sottilissimi fili di seta! Di ciò ci si accorge solo ad una attenta e ravvicinata visione del dipinto.

Al terzo posto Rita Marianelli, grande ritrattista, che sà catturare e trasferire nella tela l’anima dei soggetti che ritrae! Io apprezzo in maniera particolare la realizzazione degli occhi, in cui Rita riesce ad imprigionare ed a far riflettere la luce. Una costante nei suoi ritratti è che i suoi personaggi non assumono pose accademiche, come “Alice” che con la testa piegata ed il busto leggermente di traverso da il senso di movimento, tipico dei bambini, che lo spazio della tela non riesce a contenere per intero all’interno di sé, moltiplicando ancora quest’effetto!

Al quarto posto l’artista francese Christine Marceau propone una pittura plastica, un enorme rinoceronte che cammina verso di noi. Non è solo pittura, ma esso fuoriesce dalla tela con delle forme plastiche reali; il colore si limita a ricoprirle e ne esalta il movimento.

Al quinto posto pari merito Salvatore Belcastro e Flora Castaldi: il primo è un pittore genovese che ha regalato alla città dei ceri ed al suo patrono San Ubaldo, una bellissima serie di opere. Questa è il ritratto di una ragazza con rosa tra i vicoli della città medievale, in cui le pareti degli edifici si smaterializzano e diventano delle macchie gioiose di colore che rendono solo la loro materialità! L’altra artista (ancora una volta francese) propone un’interessante danza di donne: quello che colpisce sono i colori del quadro, che creano vortici che creano ed animano i personaggi e le forme.

 

Premio per la critica a pari merito a Eveline Attard (Francia) ed a Catherine Ennis Breda (Irlanda). La prima per la particolare energia colorata che emanano le sue opere: i suoi quadri sono una poesia fatta di macchie colorate anziché di parole. Il secondo dipinto rappresenta una scultura abbozzata sulla roccia, Breda riesce giocando con la luce e con il suo segno energico a creare la plasticità e irregolarità della materia che emula.

...Infine, la Giuria ha voluto assegnare il Premio Speciale a Fra Giuseppe Pédica, artista "supernaif" 89enne del Monastero di San Silvestro per la gioia che le sue opere sanno trasmettere all'osservatore.

Una menzione della critica è andata a Giulia Pedini per le sue belle nature morte, che non sono un semplice esercizio accademico, ma l’artista sà dare un’anima ad un genere pittorico classico! Da notare anche la bravura tecnica delle sue opere! Inoltre segnalo anche l’opera dell’emergente eugubino Simone Bettelli in cui ha superato la classica ritrattistica tra padre e figlio per riempirla di nuovi significati, lo sfondo che richiama ambientazioni di guerra è una riflessione sulla sfida e i contrasti che emergeranno sicuramente negli anni futuri tra i due: padre e figlio.

 

Avviandomi alla conclusione Vi ringrazio nuovamente per l’ospitalità! Sono felice di essere presente perché questa collettiva è un occasione per conoscere amici nuovi! Son contento che Matilde e Arnaldo abbiano scelto di proseguire la serata con un momento conviviale che spero possa terminerà con quel bel concerto di campane tra quelle del campanile di Sant’Ubaldo e quelle della torre civica che annunziano che la notte più splendente dell’anno è incominciata e noi in questo momento abbiamo un anteprima di questa luce grazie ai nostri artisti che hanno avuto occhi, orecchi e mani per vedere oltre al quotidiano!

 Dott. Lorenzo Fattori

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2011
Marat Melcumov - Armenia - Vincitore Targa d'Oro 2011
Takane Ezoe - Giappone - 2a classificata 2011
LA GIURIA:
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2010
noboru_2010
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